Dal 30 novembre 2018 al 17 marzo 2019 alla Galleria Nazionale delle Marche nel Palazzo Ducale di Urbino sarà possibile visitare la mostra Giovanni Santi: “Da poi… me dette alla mirabil arte de pictura”.
Sebbene poco conosciuto, Giovanni Santi è stato il padre e il primo maestro di Raffaello. Purtroppo, sia a causa dell’imponente valenza artistica di quest’ultimo, e sia per il giudizio non troppo lusinghiero del Vasari, Giovanni Santi è sempre rimasto nell’ombra, fino alla rivalutazione da parte di Ranieri Varese nella sua pubblicazione “Giovanni Santi” uscita nel 1994.
Artista eclettico, sarà possibile ammirare in questa occasione il manoscritto originale della “Cronaca rimata”, la sua opoera più importante, proveniente dalla Biblioteca Apostolica Vaticana.
Opere provenienti dalla National Gallery di Londra, dal Museo Puškin di Mosca, dal territorio circostante oltre a quelle già presenti a Urbino, evidenzieranno la vivacità artistica della città sotto la guida di Federico da Montefeltro.
Provenienti da Palazzo Corsini a Firenze, sarà possibile ammirare le otto tavole realizzate da Giovanni Santi e Timoteo Viti, raffiguranti Apollo e sette le Muse, inizialmente realizzate per il Tempietto delle Muse.
A testimonianza dell’ambiente culturale dove Giovanni Santi si trovò ad operare, saranno esposte opere di artisti coevi come L’Annunciazione di Fano del Perugino o L’Angelo Musicante di Melozzo da Forlì, di proprietà del Vaticano, che si aggiungeranno alle opere già presenti nella Galleria Nazionale delle Marche di artisti del calibro di Piero della Francesca, Giusto di Gand, Pedro Berroguete, solo per citarne alcuni.
Per quanto riguarda la scultura, sarà possibile ammirare la Madonna con Bambino di Domenico Rosselli proveniente dalla Pinacoteca di Jesi, e l’Inginocchiatoio intarsiato dalla Cappella Oliva nella Chiesa di S. Francesco di Montefiorentino a Frontino della quale sarà visibile anche la Pala del 1489.
Obiettivo della mostra è restituire a alla figura di Giovanni Santi il rilievo che merita evidenziando la grande qualità dei suoi lavori.
Saràè possibile approfondire ulteriormente la conoscenza delle opere di Giovanni Santi grazie ad un percorso strutturato che condurrà, tra le altre mete, alla Cappella Tiranni nella Chiesa di San Domenico a Cagli, alla Chiesa di S. Maria Nova a Fano dove è possibile ammirare la Pala della Visitazione, alla Pinacoteca Civica di Fano e ad Urbino che costudisce la Madonna con Bambino ed i SS. Elena, Zaccaria, Sebastiano e Rocco e la Casa di Raffaello dove Giovanni Santi visse con il figlio.